Benvenuto

Percorsi Tematici
Percorso Storico
Beni artistici
Archivio fotografico
Arte in dettaglio
Filmati interattivi

Approfondimenti
Bibliografia
Fonti Archivistiche
Restauri
Recensiora
Scriptorium virtuale
Collegamenti



Storia

Tappa fondamentale di questo declino è la trasformazione del monastero in commenda, avvenuta nel 1484 (come abate venne eletto un prelato, che non aveva vocazione monastica, né risiedeva nel monastero).
Primo abbate commendatario fu il card. Ascanio Sforza Visconti, fratello di Ludovico il Moro (1484-1505), altri fra i nomi più importanti sono quelli del card. Antonio Filippo e del card. Agostino Trivulzio.
Si può a ragione affermare che le vicende del monastero di S. Pietro e dei suoi possedimenti furono strettamente legate alla personalità del commendatario.
Si sono infatti succeduti periodi di grande floridezza a momenti di decadenza, caratterizzati anche da forti controversie con i cittadini e soprattutto con i contadini che lavoravano le terre appartenenti al monastero.
Interessante è l'introduzione, nel 1556, ad opera del commendatario Nicolò Sfrondati, di monaci olivetani per supplire la mancanza di monaci a Civate.
La storia dell'abbazia si conclude nel 1798 (ultimo commendatario fu il march. D. Ignazio Busca), quando il Direttorio Cisalpino dichiarò soppresso il monastero con decreto del 29 giugno 1798.

© 2006 Tutti i diritti riservati